"Come tutte le altre compagnie stiamo pensando a come massimizzare i nostri investimenti, ricavandone il massimo e aumentando il numero di giocatori dei nostri titoli."
Durante l'intervista si è anche parlato della gestione di Battlefield 3, che Soderlund ha definito un
"servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Abbiamo personale a Stoccolma, Nord America e altre parti del mondo che lavorando 365 giorni all'anno fornendo assistenza continua ai nostri utenti, osservando lo stile dei giocatori, verificando che i server funzionino, analizzando qualsiasi problema segnalato e cercare di migliorare l'esperienza di gioco."
Un tale impegno costante potrebbe quindi giusftificare, secondo Soderlund, l'introduzione di un abbonamento di qualche tipo. Non è chiaro se questo abbonamento sarà simile al recente Call Of Duty Elite Premium, offrendo regolari DLC scontati agli iscritti e in anteprima rispetto ai normali utenti, nè si sa con certezza se EA deciderà davvero di introdurre qualcosa del genere; non resta che attendere dettagli futuri.
Vedendo la recente svolta del mondo degli MMORPG verso il F2P mi sembra ridicolo che giochi come Call of Duty e Battlefield, i cui costi di manutenzione sono di certo inferiori, chiedano il pagamento di una sottoscrizione mensile.
Specialmente vendendo ogni anno un nuovo capitolo, sempre più castrato nel comparto single player, a 60 euro, giustificando il prezzo con la presenza di un forte comparto multiplayer.
Acquistare un gioco ad un prezzo maggiore del dovuto solo per la presenza del multiplayer e dover pagare l'abbonamento per accedere a tali contenuti...no grazie...
quoto .... no grazie ... ed aggiungo "per via legale" .....