Hack and Slash, mmo, rpg, action game, nessuna di queste definizioni
incarna pienamente Diablo III.
Il gioco Blizzard è l’insieme di tutto questo ma non è la semplice somma delle parti.
Il gioco segue i canoni classici che hanno portato Blizzard
al successo, migliorare un brand di successo senza rischiare andando troppo
fuori dal seminato.
Questo non vuole dire che non siano presenti cambiamenti rispetto
ai capitoli precedenti ma che si poteva osare di più.
Le classi sono un mix di tradizione e innovazione, vengono
ripresi alcuni eroi delle puntate precedenti e gli si affiancano nuovi protagonisti,
rendendo il parco classi decisamente variegato sia sotto il profilo delle
meccaniche di gioco sia sotto quello del lore che attinge da culture
differenti.
Le 5 classi disponibili dovrebbero soddisfare tutti i gusti:
Barbaro, Cacciatore di Demoni, Mago, Monaco e Sciamano.
Oltre ad armi e armature equipaggiabili, stile di
combattimento ravvicinato o a distanza, le classi si distingueranno per
l’energia a cui attingeranno per attivare le proprie abilità.
Il Barbaro si basa sulla furia che si carica all’aumentare
dei danni inflitti e subiti, il Mago fa affidamento sul Potere Arcano, lo Sciamano
sul Mana, il Monaco sul Potere Spirituale e il Cacciatore di Demoni sulla
combinazione di Odio e Disciplina.
Sparisce il classico albero dei talenti tanto caro alla
maggior parte degli rpg a favore di un sistema più libero, semplice e intuitivo
tuttavia non banale.
Avanzando di livello acquisiremo la padronanza di alcune
abilità che potranno essere utilizzate in numero limitato dal nostro
personaggio.
Potremo selezionare solamente 6 abilità, 2 inizialmente
bindate al mouse e le altre 4 ai tasti della tastiera 1-2-3-4.
Niente paura, potremo decidere di cambiare le abilità quando
vorremo purché fuori combattimento.
Ad arricchire e rendere unica l’esperienza di gioco di ogni
giocatore intervengono le abilità
passive e le rune.
Le prime sono abilità equipaggiabili dal personaggio in un
numero massimo di 3, selezionabili da una gamma abbastanza vasta, e che
garantiscono, come suggerisce il nome, bonus passivi.
Le rune andranno a
modificare le abilità equipaggiate dal nostro personaggio, modificandone la
grafica e gli effetti.
Il nostro eroe non dovrà portare a termine l’impresa da solo
ma sarà affiancato da validi compagni.
Oltre ai classici NPC che ci aiuteranno in determinate
missioni, sarà presente un'altra
categoria di aiutanti, alle dirette dipendenze del giocatore.
Una volta completata la storia annovereremo ben 5 aiutanti,
3 che ci assisteranno in combattimento (Templare, Lestofante e Incantatrice) e
2 che ci aiuteranno a rifornirci con l’equipaggiamento migliore (Fabbro e
Gioielliere).
Il Templare il Lestofante e l’Incantatrice livelleranno
insieme a noi e potranno essere equipaggiati (anche se solo in parte) con gli oggetti trovati in gioco mentre
per quanto riguarda il Fabbro e il
Gioielliere potremo supportare le loro attività commerciali investendo somme in
denaro e recuperano alcuni piani di
lavoro schemi di lavorazione.
Pur essendo maggiormente caratterizzati rispetto ai
mercenari presenti nei precedenti capitoli di Diablo, questi aiutanti rimangono
comunque poco dettagliati e le interazioni con il nostro personaggio si
limiteranno a pochi e scarni dialoghi che andranno a far luce sulla loro storia
e personalità.
Il sistema di crafting sembra poco ispirato e sottotono
rispetto agli altri contenuti del gioco, tutto il sistema si basa su pochissimi
(per quanto riguarda la tipologia) oggetti “droppabili” o ricavabili
disincantando le armi magiche che troveremo in gioco, trasformando il tutto in
un banale “farm” di oggetti.
La campagna vera e propria è affrontabile in giocatore
singolo o con un massimo di altri 3 amici ed è divisa in 4 atti ambientati in
differenti località del mondo di Sanctuarium.
Il combattimento segue i canoni tipici degli Hack and Slash,
il nostro eroe si troverà a macellare tonnellate e tonnellate di carne di
demone in pericolosi dungeon intervallati da Boss caratterizzati da meccaniche
più intriganti.
La campagna, che a
difficoltà normale oscilla tra le 20 e le 30 ore di gioco, sarà affrontabile in
4 diverse difficoltà: Normale, Incubo, Abisso e Inferno, garantendo maggiore
longevità al gioco e nuove sfide per il giocatore.
A questi 4 livelli di difficoltà si affianca la modalità
hardcore, selezionabile alla creazione del personaggio dopo che ne avremo già portato
uno al livello 10, che fornisce un grado di sfida addizionale, imponendo serie limitazioni come
l’impossibilità di accedere all’asta a denaro reale e il permadeath del
personaggio.
Sempre per garantire maggiore longevità al gioco (qualcuno
potrebbe dire per allungare il brodo) anche
in Diablo III è presente un sistema di Achievement simile a quello già
sperimentato su World of Warcraft.
Altro elemento preso a piene mani dagli mmo è il sistema
d’asta online.
Avremo la possibilità di commerciare con gli altri giocatori
in un’asta online ben strutturata e funzionale.
Altra interessante peculiarità, che verrà implementata il 30 Maggio, è la
possibilità di vendere oggetti in cambio di valuta reale piuttosto che di
moneta virtuale.
Vera nota negativa è l’assenza del PvP, di cui si sa poco e
che dovrebbe essere introdotto con una futura patch.
Blizzard sforna l’ennesimo titolo di successo che non
sbaglia ma che è poco innovativo. Un’ ottima occasione sprecata per reinventare
nuovamente il genere.
Innovazione: 6
Il minimo indispensabile.
Trama: 6
Breve e non particolarmente ispirata, i colpi di scena sono banali
specialmente per i fan della serie.
Scenografia: 8.5
Fondali mozzafiato, dungeon e nemici ottimamente
caratterizzati.
Grafica: 8
Semplice, pulita e funzionale, ottimi gli ambienti, un pò
carenti i modelli dei personaggi.
Gameplay: 7.5
Divertente e adrenalinico, poco di nuovo e alla lunga può
stancare.
Longevità: 5-9
24 ore per la campagna sono decisamente poche ma il titolo è
rigiocabile all’infinito andando ad aumentare la difficoltà, cercando di
sbloccare tutti gli Achievement o addirittura provandolo in Hardcore.
Colonna Sonora: 8
Colonna sonora ispirata che si adatta alle tinte fosche
della saga.
Comparto tecnico: 8.5
Il team di sviluppo ha fatto un ottimo lavoro, il gioco è godibile anche su PC
datati.
Peccato per la necessità della connessione internet anche
per il gioco in Giocatore Singolo e i problemi di BattleNet.
TOTALE: 7.5
PREGI
Potenzialmente infinito
Campagna Multiplayer
Dungeon sempre diversi
Ambientazione
Forte impatto scenografico
Gira anche su macchine datate
DIFETTI
Necessita di una connessione a internet
Poco innovativo
Assenza PvP
Storia Principale poco longeva
BattleNet
Sono sempre convinto che non investire nella trama sia un errore benché la grafica sia davvero davvero bella!
poco innovativo?ma avete giocato a diablo2?
Non metto in dubbio che Diablo III abbia innovato rispetto al capitolo precedente, è il minimo essere più innovativi di un gioco uscito 12 anni fà.
Quello che fa pensare è che Blizzard sia ferma proprio a quel periodo (se non prima)...l'interazione con gli NPC è ai livelli di Pokemon e il sistema di crafting sembra essere implementato solo per dare un senso alla quantità spropositata di oggetti inutili droppati dai mob.
Vedere poi che i materiali necessari a produrre un arco e un'armatura metallica sono gli stessi è indice di poca cura nello sviluppo.
Io ho giocato sia a Diablo I sia a Diablo II (senza espansioni però) e ho trovato entrambi i giochi talmente belli e innovativi da reputarmi soddisfatto appieno senza dover comprare Diablo III .....
concordo con il fatto che il sistema di crafting è alquanto imperfetto e troppo semplificato ma il cuore di diablo non è ne la storia ne il crafting ne le relazioni con gli npc la vera essenza sono le ambientazioni e il massacro di enormi quantità di mostri per questo l'innovazione e il divertimento va ricercato nel combattimento(totalmente rivisto forse un po troppo semplificato ma con un'ampia gamma di abilità,grazie alle rune, che determinano l'approccio al combattimento) per chi cerca un gioco che racconti una storia profonda e ricca di colpi di scena, un gioco in cui immedesimarsi questo non è diablo
a revivedpicard: se un gioco è bello e innovativo e finito quello sono soddisfatto allora smetto di giocare ai videogames? se non vuoi comprare diablo 3 basta che dici che non ti piace com'è cambiato ma la tua affermazione non ha alcun senso
chiaramente la mia affermazione non ha senso per te poichè probabilmente non hai capacità per capire l'umorismo, detto questo Diablo I e Diablo II mi hanno fatto alquanto SCHIFO (così è forse più chiaro) .... detto questo chiudo perchè qui si parla del III capitolo e non avendolo provato non posso giudicare (secondo l'umana tradizione del provare prima di parlare)